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Dimezzate le surroghe di mutui in 18 mesi

Nonostante sia tornata protagonista delle pagine dei giornali, visto che è stata in parte modificata con il DL liberalizzazioni, la surroga non piace più agli italiani. Secondo il broker Mutui.it – che ha esaminato oltre 150 mila domande presentate dall’inizio dell’anno, nel 2012 le richieste di surroga sono calate in misura elevata: se a ottobre 2010 (data dell’ultima rilevazione) rappresentavano benil 18% del totale dei mutui richiesti, ad oggi arrivano solo al 9,7%. Un calo, questo, interpretabile alla luce degli alti spread imposti dalle banche a chi chiede oggi un finanziamento per la casa.

«La surroga – dichiara Lorenzo Bacca, responsabile Business Unit di Mutui.it – resta comunque una risorsa ed un diritto per i consumatori visto che, se possibile, permette di migliorare il finanziamento in atto; è evidente, tuttavia, che in questa fase di contrazione del credito e di spread elevati ottenere delle condizioni migliorative di tasso è piuttosto complesso e la domanda, prima ancora dell’offerta delle banche, ne risente».
Esaminando, nel dettaglio, le richieste di surroga il quadro che emerge è piuttosto chiaro: l’importo medio richiesto è di 117.000, pari al 49% del valore totale dell’immobile; l’età media a cui si fa domanda è di 38 anni, mentre la durata è di circa 20 anni.

Per quanto riguarda le differenze tra le Regioni, va detto che quasi tutte registrano cali elevati della percentuale delle surroghe sul totale dei mutui richiesti. Le regioni con le diminuzioni maggiori sono Trentino Alto Adige (-25,8%), Friuli Venezia Giulia (-21,44%) e Veneto (-13,30%); mantengono, invece, pressoché gli stessi valori di un anno e mezzo fa solo Umbria e Basilicata (rispettivamente +1,32% e +1,13%). In termini assoluti, l’impatto maggiore delle surroghe sul totale dei preventivi è riscontrato in Lombardia (16,01%), Umbria (12,81%) e Marche (12,29%): poca cosa però rispetto alle percentuali dell’ultima rilevazione, in cui regioni in Trentino Alto Adige le richieste di surroga rappresentavano oltre il 31% del totale e nel Friuli Venezia Giulia arrivavano al 29,25%.

Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/

I vantaggi della programmazione pubblicitaria

Nei periodi meno floridi, si tende come è ovvio a risparmiare su tutto, anche sull’immagine della propria azienda e sulla pubblicità dei prodotti.

Ma è facile sprecare risorse e denaro in poco tempo e senza che ci si accorga si è speso molto denaro e molto tempo in pubblicità che non hanno portato a nulla…

Come tutti gli Agenti Immobiliari sanno, se passa troppo tempo prima di concludere la vendita o l’affitto di un appartamento di cui si è mandatari, si corre il rischio di perdere il mandato.

Ma perché si spendono più soldi del necessario?

Generalmente per una non corretta programmazione sull’investimento pubblicitario o peggio ancora la totale assenza di programmazione.

Tutti gli Agenti Immobiliari converranno che la pubblicità è un investimento al quale non si può proprio rinunciare.

É in dubbiamente la base per poter vendere o affittare una casa. Ci sono casi un cui (per fortuna dell’Immobiliare) la casa si vende con la “sola” lista cliente, ma nella maggioranza dei casi, si deve programmare un investimento sulla pubblicità del prodotto.

É possibile evitare di spendere soldi in pubblicità inutili??

SI!

Una adeguata programmazione pubblicitaria, consente di ottimizzare al meglio le risorse dell’Agenzia Immobiliare per sfruttare al massimo l’investimento fatto.

Molte Agenzie Immobiliari un tempo, avevano la bella abitudine di domandare al cliente in quale modo era venuto a conoscenza dell’appartamento in vendita, compilando poi o durante l’incontro stesso, un semplice modulo dove erano riportate con simboli differenti le varie pubblicità utilizzate.

Questa semplice, ma efficace pratica, con il tempo  e la diminuzione degli appuntamenti è andata persa, dando per scontato che il contatto sia avvenuto tramite pubblicità senza chiedersi quale delle varie utilizzate.

Nel peggiore dei casi, pur avendo a disposizione questo metodo semplicissimo e totalmente gratuito, alcune Agenzie non vi hanno mai fanno ricorso.

Fonte: http://www.immobiliaristi.com/

Detassare le compravendite? Il Governo ci pensa…

Il Governo lavora ad un provvedimento mirato alla detassazione delle compravendite. Lo rivela al Corriere della Sera e a Radio 1 il Sottosegretario all’Economia, Gianfranco Polillo, che afferma: “Non si può abbattere l’Imu ma stiamo già ragionando sulla tassazione degli immobili nella delega fiscale. Se c’è un’imposta sulla proprietà non ha senso il prelievo sulle compravendite. Anzi, è controproducente perché blocca il mercato”.

Parole sante, direbbe qualcuno!

Il provvedimento dovrebbe dare respiro ad un settore martoriato dalla crisi e sul quale pende la scure irrevocabile dell’IMU…che molti cittadini avranno difficoltà a pagare..

Un settore che ha perso molto negli ultimi anni…e che il CENSIS ed altre Cassandre prevedono in caduta del 20%…!

Quale il passo successivo? Convincere Monti che la “riduzione o l’eliminazione delle imposte di registro e ipotecarie sulle compravendite immobiliari servirà a non far crollare il mercato”…

L’operazione, secondo un articolo dedicato di Andrea Bassi su MF, sarebbe contenuta poi in un decreto legislativo per applicare la delega fiscale al quale sta lavorando in segreto l’altro sottosegretario all’Economia, Vieri Ceriani, decreto in cui viene esplicata meglio la ratio della misura. Il progetto vedrà la luce prima dell’estate, sempre che Monti dica sì.

Fonte: http://www.blogagenzieimmobiliari.it/

Imu prima casa: dal 2013 potrebbe toccare ai comuni decidere sull'esenzione

Dal 2013 l’imposta sugli immobili -l’ormai celeberrima imu-potrebbe subire importanti modifiche. Al vaglio del ministero dell’economia c’è infatti l’ipotesi di lasciare l’imposta solo sulla seconda casa,dando ai comuni la scelta di applicarla o meno anche sulla prima. Una versione dell’imu che ricorda molto quella originale già redatta dal governo berlusconi e che riguarda appunto solo le seconde abitazioni

Quella dei comuni non sarebbe certo una scelta facile. se da una parte, infatti, nessun primo cittadino vorrebbe tassare i suoi potenziali elettori, dall’altra, si troverebbe nella situazione di far quadrare i conti delle casse comunali. Un’operazione non facile se si pensa che il gettito a cui il comune dovrebbe rinunciare si aggira intorno ai 3,4 miliardi di euro. Una soluzione potrebbe essere destinare l’intero gettito dell’imu seconda casa ai comuni, ma lo stato probabilmemte si rifarebbe tagliando i trasferimenti dallo stato ai comuni per una cifra equivalente. Una sitazione complessa, quindi, che dovrà essere attentamente valutata da stato e comuni

Fonte: http://www.idealista.it/

Guida al Mutuo. Alla ricerca della casa perfetta.

Dopo aver effettuato tutte le valutazioni del caso sulle caratteristiche dell’immobile che stiamo cercando e che vorremmo diventasse la casa dei nostri sogni (qui) e dopo le valutazioni sulla scelta dell’agenzia immobiliare alla quale affidarci per cercare l’immobile perfetto (qui) ecco una breve Guida al Mutuo, una guida  per conoscere cosa sapere prima di fare il grande passo che ci condurrà ad esser proprietari.

Cos’è un mutuo

Il credito fondiario ha per oggetto la concessione, da parte delle banche, di finanziamenti a medio lungo termine garantiti da ipoteca normalmente di primo grado su immobili. Il mutuo è pertanto un finanziamento a medio o lungo termine, erogato da una banca o da altro istituto finanziario autorizzato, rimborsabile secondo il piano di ammortamento fissato contrattualmente con  rate, che di solito sono mensili o semestrali e sono comprensive di quota capitale e quota interessi. Le finalità di un mutuo possono essere: acquisto, costruzione, ristrutturazione o liquidità.

Quanto posso chiedere e quali sono i criteri di erogazione da parte della banca?

In generale gli istituti bancari  concedono al massimo l’80% del valore dell’immobile da ipotecare ma in alcuni casi si può arrivare al 100%  purché siano fornite adeguate garanzie ulteriori

Per erogare un mutuo le banche si basano principalmente e indicativamente  su tre parametri:

  • Valore dell’immobile
  • Reddito del richiedente
  • Capacità di rimborso dell’obbligato-richiedente.

Quali sono le tipologie di mutui

Principalmente esistono 3 tipologie di Mutui:

  • Tasso Fisso

Il tasso di interesse applicato  viene fissato al momento della stipula del contratto . Nei mutui a tasso fisso ciascuna rata è uguale alla precedente (rata costante).

  • Tasso Variabile

In questo caso il mutuo è soggetto a variazioni in relazione all’andamento di uno o più parametri specificatamente indicati nel contratto di mutuo. Questo tipo di muto può esser soggetto a oscillazioni dell’importo della rata  a seconda dell’andamento dei parametri di indicizzazione.

  • Formule Miste

Si tratta di un mutuo regolato per i primi anni ( di norma 3/5) a tasso fisso o variabile, a scelta del cliente, con facoltà di quest’ultimo di esercitare l’opzione per il proseguimento a tasso fisso ogni 3/5 anni nel successivo periodo.
In ogni caso ciascun istituto bancario offre diverse formule da valutare e vagliare (per maggiori informazioni cliccate qui)

Una volta scelto il mutuo cosa succede dopo ?

Dopo che la banca ha dato esito positivo in merito al parere di fattibilità bisogna attendere l’ esito della periziasulla valutazione dell’immobile che verrà redatta da tecnico della banca e successivamente la relazione notarile sulla proprietà e libertà dell’ immobile.

Successivamente potrà esser redatto l’atto di mutuo ovvero il contratto che viene stipulato alla presenza del notaio e che stabilisce tutte le condizioni che regolano il rimborso del capitale erogato con i relativi interessi e ilpiano di ammortamento .

Quali sono le spese che dovrò sostenere?

Oltre alle spese di istruttoria e la copertura assicurativa applicata dalla banca – e che può variare da istituto a istituto – ci si deve  far carico delle spese notarili, degli oneri di perizia oltre, e l’imposta sulla prima casa

Fonte: http://blog.casa.it/

Home staging: pulizie di primavera

Con la primavera inizia la nuova stagione anche per il mercato immobiliare e il modo migliore per preparare le case per la vendita o l’affitto e’ proprio con una bella pulizia primaverile. spalanchiamo le finestre, lasciamo entrare il sole, e cancelliamo le tracce dell’inverno, togliamo le ragnatele

Home staging è una parte importante di preparazione della vostra casa per essere visualizzata da potenziali acquirenti. E’ molto più  che preparare la vostra casa affinché gli altri la vedano si tratta di presentarla nella miglior luce possibile. se shakespeare avesse scritto sull’home staging avrebbe probabilmente detto: “tutta la casa è il palcoscenico, i mobili e l’arredamento sono solo gli attori.” in altre parole, tutto nella tua casa è solo un supporto per aiutare a venderla o affittarla

Il processo di home staging è così importante che ora i venditori e gli agenti immobiliare possono assumere un professionista per fare questo importante lavoro per loro.  L’ associazione italiana home stager pubblica il database degli home stager in italia in modo da poter trovare uno stager nella vostra zona.

Una volta che avete finito di mettere in scena la vostra casa, dovrebbe avere l’aspetto di essere grande, luminosa, pulita e calda, un luogo in cui gli acquirenti vorrebbero vivere

Laviamo le tende, spazzoliamo i muri, puliamo e riponiamo i tappeti.  si parte sempre dalla parte alta, e mentre ci siamo guardiamo se ci sono macchie sul soffitto e sui muri che hanno bisogno di essere rimbiancate. Poi, tocca a finestre, persiane e davanzali, lumi e interruttori. poi, in ultimo i pavimenti. non dimentichiamo di pulire, spazzolare ed aspirare divani poltrone e letti. la casa apparira’ fresca, come se nessuno ci abiti pronta per essere abitata.
La vostra casa dovrebbe apparire come se nessuno ci abitasse, ma come se fosse completamente pronta per essere abitata. questo è un equilibrio sottile che potrebbe farla vendere o affittare oppure perdere l’opportunità di vendita.
Per maggiori informazioni scrivete all’associazione italiana home stager ad info@stagedhomes.it
Se vuoi imparare come diventare un home stager adesso è la tua occasione! registrati all’imminente workshop introduttivo all’home staging. www.stagedhomes.it
Fonte: http://www.idealista.it/